Pubblicità: 5 motivi per farla su giornali online
11/04/19
Internet sta diventando sempre più uno dei canali preferenziali per il veicolo e la fruizione dell’informazione.
Crescendo come mezzo d’informazione, il web sta divenendo anche uno dei più importanti veicoli della pubblicità che oggi passa online attraverso svariati canali diversi.
Tra i tanti canali del web che ospitano la pubblicità (motori di ricerca, social network, email marketing, ecc), c’è un canale in forte crescita: i giornali online.
Come saprete allo stesso modo degli editoriali cartacei tradizionali, anche i giornali online ospitano sulle loro pagine spazi pubblicitari che rivendono agli inserzionisti.
MA QUANTO CONVIENE FARE PUBBLICITÀ SUI GIORNALI ONLINE? PUÒ ESSERE PROFICUO? SCOPRIAMOLO…
1. I TUOI CLIENTI SI INFORMANO ONLINE L’80% degli utenti si informa tutti i giorni e Il 55% degli italiani lo fa online. È quanto emerge dal Rapporto sul consumo di informazione pubblicato da Agcom e realizzato in collaborazione con Gfk Italia su un campione di 14mila persone. Ma dove si informano gli italiani? Quali canali prediligono? Nonostante Tv, radio e giornali restino parte importante della dieta informativa degli italiani, i media online stanno prendendo il sopravvento velocemente, tanto da balzare al secondo posto per frequenza di accesso con finalità informativa.
Sempre più persone si affidano al mezzo del web per reperire informazioni, oltre la metà (55%) lo utilizza per informarsi e oltre ¼ della popolazione (25%) lo reputa in assoluto lo strumento più importante per informarsi.
2. I TUOI CLIENTI LEGGONO GIORNALI ONLINE, SOPRATTUTTO LOCALI Il peso della carta stampata è ormai sempre più residuale. I giornali continuano ad avere la loro importanza ma oggi iniziano sempre più ad essere letti online in tempo reale. Il 39% degli italiani utilizza siti e app degli editori per tenersi informati e il 75% delle giovani generazioni, che saranno i tuoi clienti del domani, entra in contatto e si informa sull’attualità attraverso siti web, portali e testate online. Tra gli under 30, infatti, la fruizione dei TG e dei programmi d’informazione è passata in 10 anni dal 76% al 66%, quella dei siti di informazione online dal 31 al 75%; mentre è cresciuto dal 15% al 63%, l’utilizzo dei social quale strumento di informazione
3. I TUOI CLIENTI TI VEDONO SU PIÙ CANALI Vista la tendenza degli italiani ad informarsi online, le testate giornalistiche si stanno convertendo sempre più al web. Tenendo conto che il 55% degli italiani si informa online utilizzando soprattutto social media e motori di ricerca, i giornali hanno cominciato costruire la propria comunicazione sfruttando i motori di ricerca attraverso i loro blog e a condividere tutte le loro informazioni anche sui social network. Il fatto che i giornali siano presenti su diverse piattaforme è prezioso per gli inserzionisti. Significa che aumenta le probabilità che un articolo venga letto e, quindi che un lettore veda la tua pubblicità.
4. PUOI FARE PUBBLICITÀ IN TUTTI I FORMATI CHE VUOI Non solo testo o immagini o video, ma tutto insieme. Per andare incontro agli inserzionisti, le testate online hanno iniziato ad organizzarsi per accogliere sulle proprie pagine una serie infinita di formati pubblicitari: immagini, gif, banner, video, online advertising, redazionali, native advertising, ad local, data driven advertising e soprattutto mobile advertising (scopri di più sui formati pubblicitari ospitati dalle testate giornalistiche online).
5. I TUOI COMPETITOR GIÀ LO STANNO FACENDO Oggi gli inserzionisti stanno cambiando l’orientamento delle spese pubblicitarie proprio in favore di questi tipi di pubblicità. Per l’efficacia e la capacità del web di raggiungere in modo specifico potenziali reali clienti, l’investimento pubblicitario delle aziende come la tua si sta spostando sempre più sul web. Come dimostra l’Osservatorio Internet Media nel 2018, mentre l’editoria quotidiana e periodica tradizionale ha perso il 6,3% (pari a 4,1 miliardi) di investimenti in pubblicità, la pubblicità online è cresciuta del 2,2%, ovvero di 1,6 miliardi. In particolare, è impressionante la crescita della pubblicità su smartphone che alla fine del 2017 ha raggiunto un valore di circa 1.100 milioni di euro, +56% rispetto all’anno precedente.
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